//
stai leggendo...
Tempo in libertà

Gli italiani dicono sì alle sagre

di Simona Ciccardini

Il 49 per cento degli italiani  partecipa a sagre e feste di Paese che, all’inizio dell’autunno, sono molto popolari e numerose su tutto il territorio nazionale. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Ixe’ che ha registrato, in occasione del primo weekend assolato di autunno, una presenza massiccia di italiani alle sagre in alternativa ad altri svaghi che, per le crisi, vengono tagliate dal budget. 

Le sagre sono low cost e molto amate proprio perché danno modo di uscire di casa senza soffrire troppo: un visitatore su cinque spende meno di un euro, mentre, la spesa media rimane sotto i 30.sagre-145836_L

Si tratta di una nuova tendenza che – sostiene la Coldiretti – è il frutto dell’esigenza delle famiglie italiane di contenere le spese, ma anche di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni popolari del territorio. 

I prodotti sono i veri protagonisti delle sagre, e le manifestazioni, proprio per questo, vedono la partecipazione entusiasta dei tanti cittadini.  

Un fenomeno che va però accompagnato – continua la Coldiretti – da una maggiore qualificazione  dell’offerta che, accanto a proposte di alta qualità, mostra spesso anche tante improvvisazioni. 

Tra i consigli da seguire nella scelta – secondo la Coldiretti – deve esserci l’opportunità di verificare la congruità del “cibo festeggiato” con la realtà produttiva del territorio, un’attenzione alla stagionalità dei prodotti offerti, le garanzie e e la partecipazione delle Istituzioni promotrici e patrocinanti, dai Comuni alle Parrocchie che rappresentano la comunità nell’evento, e il coinvolgimento attivo nell’ iniziativa di operatori economici locali. 

La necessaria qualificazione dell’offerta delle sagre in Italia può e dovrà essere sostenuta da una più forte presenza delle realtà economiche locali come espressione del territorio attraverso la  promozione e la vendita al dettaglio dei prodotti eno-gastronomici, a garanzia dell’identità del territorio, delle stesse aziende e della giusta equazione qualità/prezzo.  

Una opportunità – continua la Coldiretti – che diventa possibile anche grazie alla presenza di quegli esercizi commerciali, i mercati agricoli, le botteghe, i frantoi, le malghe, le cantine  e gli spacci aziendali, associati a Campagna Amica, organizzazione nata per perorare l’acquisto dei prodotti agricoli a chilometri zero,  che conta,  ad oggi,  quasi diecimila punti vendita in tutta Italia. 

Gli italiani dunque dicono si alle sagre ma soprattutto ai prodotti tipici locali di qualità accompagnati dall’atmosfera romantica che si respira nei borghi italiani grazie al nostro stupefacente patrimonio artistico. 

www.coldiretti.it/

www.campagnamica.it

Discussione

Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Archivi